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Concerto Johannes Skudlik – 10 novembre 2019
Concerto Johannes Skudlik – 10 novembre 2019
La quarantesima Stagione sugli organi storici della provincia di Alessandria si conclude domenica 10 novembre alle ore 16 ad ALESSANDRIA, nella sala Conferenze dell’Associazione Cultura e Sviluppo, piazza De André 76, quartiere Orti.
Il noto organista e direttore d’orchestra tedesco JOHANNES SKUDLIK, già noto al pubblico per aver tenuto lo scorso anno un apprezzato concerto ad Ovada, si esibirà questa volta al poderoso Pedalfluegel, un pianoforte gran coda sovrapposto ad un secondo strumento che aziona una pedaliera, né più né meno come succede nell’organo.
Lo strumento trae la propria origine sia dal clavicordo sia dal clavicembalo a pedali. Il primo è menzionato già in una fonte del XVI secolo.
Gli organisti usavano questi strumenti per lo studio domestico, soprattutto per evitare di fermarsi lunghe ore in una chiesa non riscaldata. Bach stesso possedeva un pedalcembalo e pare che le Trio Sonate e diverse altre opere abbiano avuto questa particolare destinazione.
Mozart aveva invece già un pianoforte a pedali, costruito per lui nel 1785. Ma fu soprattutto nel periodo romantico, in Francia ed in Germania in particolare, che il Pedalfluegel trovò la massima fioritura e diffusione, soprattutto per opera di Robert Schumann, che gli dedicò svariate opere, oggi udite soprattutto all’organo, e di Mendelssohn che aprì addirittura una classe di pianoforte a pedali al Conservatorio di Lipsia.
Nell’Ottocento molti famosi compositori (oltre a Schumann Camille Saint Saens, Charles Gounod, Leon Boellmann, Franz Liszt ) composero per questo particolare tipo di pianoforte. Nello scorso secolo invece lo strumento subì un brusco declino, e tornò ad essere usato solo dagli organisti per studiare a casa, come nel Seicento e nel Settecento.
Solo in tempi recentissimi alcune ditte ne hanno ricominciato la produzione, e conseguentemente alcuni compositori contemporanei fra cui Ennio Morricone, Jean Guillou e lo stesso Skudlik hanno voluto scrivere per questo strumento “ritrovato”.
Gli Amici dell’Organo colgono l’occasione per ringraziare gli Enti sostenitori (Compagnia di San Paolo, Fondazioni CRT, CRAL, SociAL e Piemonte dal Vivo), il pubblico affezionato che ha seguito i concerti della Stagione, e per dare a tutti un arrivederci al prossimo anno.
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Concerto Johannes Skudlik – 10 novembre 2019
Concerto Johannes Skudlik – 10 novembre 2019
La quarantesima Stagione sugli organi storici della provincia di Alessandria si conclude domenica 10 novembre alle ore 16 ad ALESSANDRIA, nella sala Conferenze dell’Associazione Cultura e Sviluppo, piazza De André 76, quartiere Orti.
Il noto organista e direttore d’orchestra tedesco JOHANNES SKUDLIK, già noto al pubblico per aver tenuto lo scorso anno un apprezzato concerto ad Ovada, si esibirà questa volta al poderoso Pedalfluegel, un pianoforte gran coda sovrapposto ad un secondo strumento che aziona una pedaliera, né più né meno come succede nell’organo.
Lo strumento trae la propria origine sia dal clavicordo sia dal clavicembalo a pedali. Il primo è menzionato già in una fonte del XVI secolo.
Gli organisti usavano questi strumenti per lo studio domestico, soprattutto per evitare di fermarsi lunghe ore in una chiesa non riscaldata. Bach stesso possedeva un pedalcembalo e pare che le Trio Sonate e diverse altre opere abbiano avuto questa particolare destinazione.
Mozart aveva invece già un pianoforte a pedali, costruito per lui nel 1785. Ma fu soprattutto nel periodo romantico, in Francia ed in Germania in particolare, che il Pedalfluegel trovò la massima fioritura e diffusione, soprattutto per opera di Robert Schumann, che gli dedicò svariate opere, oggi udite soprattutto all’organo, e di Mendelssohn che aprì addirittura una classe di pianoforte a pedali al Conservatorio di Lipsia.
Nell’Ottocento molti famosi compositori (oltre a Schumann Camille Saint Saens, Charles Gounod, Leon Boellmann, Franz Liszt ) composero per questo particolare tipo di pianoforte. Nello scorso secolo invece lo strumento subì un brusco declino, e tornò ad essere usato solo dagli organisti per studiare a casa, come nel Seicento e nel Settecento.
Solo in tempi recentissimi alcune ditte ne hanno ricominciato la produzione, e conseguentemente alcuni compositori contemporanei fra cui Ennio Morricone, Jean Guillou e lo stesso Skudlik hanno voluto scrivere per questo strumento “ritrovato”.
Gli Amici dell’Organo colgono l’occasione per ringraziare gli Enti sostenitori (Compagnia di San Paolo, Fondazioni CRT, CRAL, SociAL e Piemonte dal Vivo), il pubblico affezionato che ha seguito i concerti della Stagione, e per dare a tutti un arrivederci al prossimo anno.
PROGRAMMA:
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Praeludium und Fuge D-Dur BWV 532
Robert Schumann (1810-1856)
Studien für den Pedalflügel op. 56
Nr. 3 E-Dur: Andantino
Nr. 5 h-moll: Nicht zu schnell
Franz Liszt (1811-1886)
Präludium und Fuge über B-A-C-H
(Synkretische Fassung von Jean Guillou;bearbeitet für Pedalflügel von J.Skudlik)
Robert Schumann: Skizzen für den Pedalflügel op. 58
Nr. 1 c-moll: Nicht schnell und sehr markiert
Nr. 2 C-Dur: Nicht schnell und sehr markiert
Bach/Busoni: Chaconne BWV 1004
trascrizione per Gran Coda a Pedaliera di Johannes Skudlik
Johannes Skudlik
Johannes Skudlik, “Kantor” a Landsberg, è uno fra i più noti organisti e direttori d’orchestra a livello internazionale.
I suoi viaggi lo hanno condotto come direttore ospite fra le più note orchestre sinfoniche, quali l’ Orchestra of the Age of Enlightenment, Prague Symphony, Ural Symphony Orchestra, Münchner Rundfunkorchester. Ha diretto anche l’ Elbphilharmonie Hamburg e la Berliner Philharmonie.
Come organista concertista ha suonato in Europa, America ed in Estremo Oriente su famosissimi organi ( Notre Dame Paris, Westminster Cathedral, Synagoga di New York, St. Michaelis, Hamburg, Frauenkirche Dresden, Kölner Dom, Santorin Hall, Tokio, Harvard University, Moskau Rachmaninoff Hall)
Dal 2016 è primo direttore ospite dell’ Orchestra Sinfonica di Praga e organizzatore dei RATIONAL Konzerte in Landsberg am Lech.E’ fondatore e direttore artistico dei Festival “Bayerischen Orgelsommers” ed “ Euro Via Festivals”, che si svolge in dieci Nazioni.
Concerto Cheryl Growden Piana e James Hammann – 27 ottobre 2019
Concerto Cheryl Growden Piana e James Hammann – 27 ottobre 2019
Domenica 27 ottobre alle ore 16 presso la chiesa Madonna del Suffragio di Alessandria, in Corso IV Novembre, per la XL Stagione di concerti sugli organi storici si esibirà, all’ organo “Balbiani” recentemente restaurato, un duo d’eccezione proveniente dagli Stati Uniti: CHERYL GROWDEN PIANA, clarinetto e clarinetto piccolo e JAMES HAMMANN, organo.
E’ la prima volta che il clarinetto piccolo compare abbinato all’organo nella nostra zona, e per l’occasione sarà proposto un vario ed interessante programma comprendente brani originali per questa inedita formazione come pure trascrizioni, soprattutto da opere di Bach, oltre a pezzi per organo solo.
Programma completo:
Sonata Prima per Trombetta Sola, Giovanni Bonaventura Viviani (1638-1692)
Andante
Allegro
Presto
Allegro
Adagio
Dalla terza parte della Clavier-Ubung, Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Kyrie, Gott Vater in Ewigkeit, BWV 672
Christe, aller Welt Trost, BWV 673
Kyrie, Gott heiliger Geist, BWV 674
“Wachet auf, ruft uns die Stimme, BWV 645 Johann Sebastian Bach
Pastorale, BWV 590 Johann Sebastian Bach
Festival Preludio su “Old Hundred,” Clarence Eddy (1851-1937)
Chorale Prelude on “Laudes Domini,” James Hammann (nato 1945)
Pastorale for Clarinet and Organ, Peter Mathews (nato 1953)
da “24 Pieces en style libre”, Opus 31 Louis Vierne (1870-1937)
Legend
Scherzetto
Arabesque
Lied
Carillon
Cheryl Growden Piana è nata è cresciuta a Iowa Falls, Iowa (U.S.A). Ha iniziato i suoi studi superiori di musica con James Luke alla Drake University di Des Moines, dove si è laureata con la lode in educazione musicale. Ha vinto una borsa di studio che le ha permesso di trasferirsi in Austria, dove si è diplomata in clarinetto con il massimo dei voti con Alois Heine presso il Mozarteum di Salisburgo. Si è poi perfezionata in Italia sotto la guida del Maestro Giuseppe Garbarino presso l’ Accademia Chigiana di Siena.
In Italia ha suonato come solista al Festival Donizetti di Bergamo, nell’orchestra dell’ Angelicum e in diversi gruppi di musica da camera. Ha tenuto concerti con la pianista Fiorenza Bucciarelli, anche in Russia e negli Stati Uniti. Ha inciso diversi CD con la pianista e compositrice Vivien Memo, la quale le ha dedicato “Tango per C”, che hanno eseguito insieme in Svezia in prima assoluta. Alla Des Moines Art Center ha eseguito in prima assoluta “Iara” per solo clarinetto, a lei dedicato da Alearco Ambrosi. Oltre all’attività concertistica è stata docente di clarinetto e di Masterclass in Italia, Austria, Egitto.
James Hammann è nato e cresciuto a Sidney, Ohio (U.S.A). Ha conseguito la Laurea in Organo alla Ohio Wesleyan University con Rexford Keller, il Master in Organo alla University of Michigan con Robert Clark, il Dottorato in Organo e Musica Ecclesiastica alla University of Michigan con Marilyn Mason.
Principali esperienze professionali: assistente Cappellano nelle Forze armate degli Stati Uniti, conseguendo l’onorificenza “bronze star” ;Direttore di Musica nelle Chiese di Toledo, Ohio, e Detroit, Michigan; Docente di Organo, Clavicembalo, Teoria della musica e Storia della musica, alla University of New Orleans per un ventennio e condirettore del Dipartimento di Musica della stessa Università.
Fondatore della The Little Orchestra Society of Toledo, Ohio, per la quale è stato insignito del titolo di “artista dell’anno” dalla Toledo Arts Commission.
Nel corso della sua lunga carriera, ha svolto anche una considerevole attività concertistica negli Stati Uniti, in Germania e in Francia, quale solista (organo, basso continuo, clavicembalo). Ha inoltre pubblicato a livello professionale numerosi Compact Disk, con registrazioni effettuate suonando strumenti storici in Germania e in Francia. Membro attivo della American Guild of Organists e della Organ Historical Society, è stato responsabile locale e presidente di entrambe le organizzazioni, organizzatore e protagonista di spettacoli (recital e conferenze). E’ stato direttore della Allen Park Symphony e della New Orleans Civic Symphony.
Attualmente vive a Iowa Falls, Iowa (U.S.A), dove riveste la carica di Organista in due Chiese.
Concerto Cheryl Growden Piana e James Hammann – 26 ottobre 2019
Concerto Cheryl Growden Piana e James Hammann – 26 ottobre 2019
Sabato 26 ottobre alle ore 15 presso la chiesa Parrocchiale di LERMA per la XL Stagione di concerti sugli organi storici si esibirà, all’ organo “Scolari” del 1883, un duo d’eccezione proveniente dagli Stati Uniti: CHERYL GROWDEN PIANA, clarinetto e clarinetto piccolo e JAMES HAMMANN, organo.
E’ la prima volta che il clarinetto piccolo compare abbinato all’organo nella nostra zona, e per l’occasione sarà proposto un vario ed interessante programma comprendente brani originali per questa inedita formazione come pure trascrizioni, soprattutto da opere di Bach, oltre a pezzi per organo solo.
Programma completo:
Sonata Prima per Trombetta Sola, Giovanni Bonaventura Viviani (1638-1692)
Andante
Allegro
Presto
Allegro
Adagio
Dalla terza parte della Clavier-Ubung, Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Kyrie, Gott Vater in Ewigkeit, BWV 672
Christe, aller Welt Trost, BWV 673
Kyrie, Gott heiliger Geist, BWV 674
“Wachet auf, ruft uns die Stimme, BWV 645 Johann Sebastian Bach
Pastorale, BWV 590 Johann Sebastian Bach
Festival Preludio su “Old Hundred,” Clarence Eddy (1851-1937)
Chorale Prelude on “Laudes Domini,” James Hammann (nato 1945)
Pastorale for Clarinet and Organ, Peter Mathews (nato 1953)
da “24 Pieces en style libre”, Opus 31 Louis Vierne (1870-1937)
Legend
Scherzetto
Arabesque
Lied
Carillon
Continua la lettura di Concerto Cheryl Growden Piana e James Hammann – 26 ottobre 2019
Concerto Cheryl Growden Piana e James Hammann – 27 ottobre 2019
Concerto Cheryl Growden Piana e James Hammann – 27 ottobre 2019
Domenica 27 ottobre alle ore 16 presso la chiesa Madonna del Suffragio di Alessandria, in Corso IV Novembre, per la XL Stagione di concerti sugli organi storici si esibirà, all’ organo “Balbiani” recentemente restaurato, un duo d’eccezione proveniente dagli Stati Uniti: CHERYL GROWDEN PIANA, clarinetto e clarinetto piccolo e JAMES HAMMANN, organo.
E’ la prima volta che il clarinetto piccolo compare abbinato all’organo nella nostra zona, e per l’occasione sarà proposto un vario ed interessante programma comprendente brani originali per questa inedita formazione come pure trascrizioni, soprattutto da opere di Bach, oltre a pezzi per organo solo.
Programma completo:
Sonata Prima per Trombetta Sola, Giovanni Bonaventura Viviani (1638-1692)
Andante
Allegro
Presto
Allegro
Adagio
Dalla terza parte della Clavier-Ubung, Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Kyrie, Gott Vater in Ewigkeit, BWV 672
Christe, aller Welt Trost, BWV 673
Kyrie, Gott heiliger Geist, BWV 674
“Wachet auf, ruft uns die Stimme, BWV 645 Johann Sebastian Bach
Pastorale, BWV 590 Johann Sebastian Bach
Festival Preludio su “Old Hundred,” Clarence Eddy (1851-1937)
Chorale Prelude on “Laudes Domini,” James Hammann (nato 1945)
Pastorale for Clarinet and Organ, Peter Mathews (nato 1953)
da “24 Pieces en style libre”, Opus 31 Louis Vierne (1870-1937)
Legend
Scherzetto
Arabesque
Lied
Carillon
Cheryl Growden Piana è nata è cresciuta a Iowa Falls, Iowa (U.S.A). Ha iniziato i suoi studi superiori di musica con James Luke alla Drake University di Des Moines, dove si è laureata con la lode in educazione musicale. Ha vinto una borsa di studio che le ha permesso di trasferirsi in Austria, dove si è diplomata in clarinetto con il massimo dei voti con Alois Heine presso il Mozarteum di Salisburgo. Si è poi perfezionata in Italia sotto la guida del Maestro Giuseppe Garbarino presso l’ Accademia Chigiana di Siena.
In Italia ha suonato come solista al Festival Donizetti di Bergamo, nell’orchestra dell’ Angelicum e in diversi gruppi di musica da camera. Ha tenuto concerti con la pianista Fiorenza Bucciarelli, anche in Russia e negli Stati Uniti. Ha inciso diversi CD con la pianista e compositrice Vivien Memo, la quale le ha dedicato “Tango per C”, che hanno eseguito insieme in Svezia in prima assoluta. Alla Des Moines Art Center ha eseguito in prima assoluta “Iara” per solo clarinetto, a lei dedicato da Alearco Ambrosi. Oltre all’attività concertistica è stata docente di clarinetto e di Masterclass in Italia, Austria, Egitto.
James Hammann è nato e cresciuto a Sidney, Ohio (U.S.A). Ha conseguito la Laurea in Organo alla Ohio Wesleyan University con Rexford Keller, il Master in Organo alla University of Michigan con Robert Clark, il Dottorato in Organo e Musica Ecclesiastica alla University of Michigan con Marilyn Mason.
Principali esperienze professionali: assistente Cappellano nelle Forze armate degli Stati Uniti, conseguendo l’onorificenza “bronze star” ;Direttore di Musica nelle Chiese di Toledo, Ohio, e Detroit, Michigan; Docente di Organo, Clavicembalo, Teoria della musica e Storia della musica, alla University of New Orleans per un ventennio e condirettore del Dipartimento di Musica della stessa Università.
Fondatore della The Little Orchestra Society of Toledo, Ohio, per la quale è stato insignito del titolo di “artista dell’anno” dalla Toledo Arts Commission.
Nel corso della sua lunga carriera, ha svolto anche una considerevole attività concertistica negli Stati Uniti, in Germania e in Francia, quale solista (organo, basso continuo, clavicembalo). Ha inoltre pubblicato a livello professionale numerosi Compact Disk, con registrazioni effettuate suonando strumenti storici in Germania e in Francia. Membro attivo della American Guild of Organists e della Organ Historical Society, è stato responsabile locale e presidente di entrambe le organizzazioni, organizzatore e protagonista di spettacoli (recital e conferenze). E’ stato direttore della Allen Park Symphony e della New Orleans Civic Symphony.
Attualmente vive a Iowa Falls, Iowa (U.S.A), dove riveste la carica di Organista in due Chiese.
Concerto Cheryl Growden Piana e James Hammann – 26 ottobre 2019
Concerto Cheryl Growden Piana e James Hammann – 26 ottobre 2019
Sabato 26 ottobre alle ore 15 presso la chiesa Parrocchiale di LERMA per la XL Stagione di concerti sugli organi storici si esibirà, all’ organo “Scolari” del 1883, un duo d’eccezione proveniente dagli Stati Uniti: CHERYL GROWDEN PIANA, clarinetto e clarinetto piccolo e JAMES HAMMANN, organo.
E’ la prima volta che il clarinetto piccolo compare abbinato all’organo nella nostra zona, e per l’occasione sarà proposto un vario ed interessante programma comprendente brani originali per questa inedita formazione come pure trascrizioni, soprattutto da opere di Bach, oltre a pezzi per organo solo.
Programma completo:
Sonata Prima per Trombetta Sola, Giovanni Bonaventura Viviani (1638-1692)
Andante
Allegro
Presto
Allegro
Adagio
Dalla terza parte della Clavier-Ubung, Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Kyrie, Gott Vater in Ewigkeit, BWV 672
Christe, aller Welt Trost, BWV 673
Kyrie, Gott heiliger Geist, BWV 674
“Wachet auf, ruft uns die Stimme, BWV 645 Johann Sebastian Bach
Pastorale, BWV 590 Johann Sebastian Bach
Festival Preludio su “Old Hundred,” Clarence Eddy (1851-1937)
Chorale Prelude on “Laudes Domini,” James Hammann (nato 1945)
Pastorale for Clarinet and Organ, Peter Mathews (nato 1953)
da “24 Pieces en style libre”, Opus 31 Louis Vierne (1870-1937)
Legend
Scherzetto
Arabesque
Lied
Carillon
Cheryl Growden Piana è nata è cresciuta a Iowa Falls, Iowa (U.S.A). Ha iniziato i suoi studi superiori di musica con James Luke alla Drake University di Des Moines, dove si è laureata con la lode in educazione musicale. Ha vinto una borsa di studio che le ha permesso di trasferirsi in Austria, dove si è diplomata in clarinetto con il massimo dei voti con Alois Heine presso il Mozarteum di Salisburgo. Si è poi perfezionata in Italia sotto la guida del Maestro Giuseppe Garbarino presso l’ Accademia Chigiana di Siena.
In Italia ha suonato come solista al Festival Donizetti di Bergamo, nell’orchestra dell’ Angelicum e in diversi gruppi di musica da camera. Ha tenuto concerti con la pianista Fiorenza Bucciarelli, anche in Russia e negli Stati Uniti. Ha inciso diversi CD con la pianista e compositrice Vivien Memo, la quale le ha dedicato “Tango per C”, che hanno eseguito insieme in Svezia in prima assoluta. Alla Des Moines Art Center ha eseguito in prima assoluta “Iara” per solo clarinetto, a lei dedicato da Alearco Ambrosi. Oltre all’attività concertistica è stata docente di clarinetto e di Masterclass in Italia, Austria, Egitto.
James Hammann è nato e cresciuto a Sidney, Ohio (U.S.A). Ha conseguito la Laurea in Organo alla Ohio Wesleyan University con Rexford Keller, il Master in Organo alla University of Michigan con Robert Clark, il Dottorato in Organo e Musica Ecclesiastica alla University of Michigan con Marilyn Mason.
Principali esperienze professionali: assistente Cappellano nelle Forze armate degli Stati Uniti, conseguendo l’onorificenza “bronze star” ;Direttore di Musica nelle Chiese di Toledo, Ohio, e Detroit, Michigan; Docente di Organo, Clavicembalo, Teoria della musica e Storia della musica, alla University of New Orleans per un ventennio e condirettore del Dipartimento di Musica della stessa Università.
Fondatore della The Little Orchestra Society of Toledo, Ohio, per la quale è stato insignito del titolo di “artista dell’anno” dalla Toledo Arts Commission.
Nel corso della sua lunga carriera, ha svolto anche una considerevole attività concertistica negli Stati Uniti, in Germania e in Francia, quale solista (organo, basso continuo, clavicembalo). Ha inoltre pubblicato a livello professionale numerosi Compact Disk, con registrazioni effettuate suonando strumenti storici in Germania e in Francia. Membro attivo della American Guild of Organists e della Organ Historical Society, è stato responsabile locale e presidente di entrambe le organizzazioni, organizzatore e protagonista di spettacoli (recital e conferenze). E’ stato direttore della Allen Park Symphony e della New Orleans Civic Symphony.
Attualmente vive a Iowa Falls, Iowa (U.S.A), dove riveste la carica di Organista in due Chiese.
Concerto Mario Verdicchio – 13 ottobre 2019
Concerto Mario Verdicchio – 13 ottobre 2019
Un programma assai particolare ed un abbinamento insolito caratterizzano il concerto di domenica 13 ottobre alle ore 16 nel DUOMO DI VALENZA ove alla consolle del grandioso “Serassi” del 1852, restaurato dalla ditta “Fratelli Piccinelli” di Ponteranica (Bergamo) nel 1978, siederà il noto organista MARIO VERDICCHIO, originario di Parma ove per numerosi anni è stato docente di Organo e Composizione Organistica.
L’accostamento è tra due autori entrambi di immensa grandezza, ma rappresentanti due mondi lontanissimi tra loro: Bach e Verdi.
Bach è uno degli autori di cui Verdicchio è specialista internazionalmente riconosciuto, Verdi invece è un po’ lo specialista degli organi Serassi, soprattutto se di notevoli dimensioni come quello di Valenza, perché nel nostro Ottocento non solo tutta la letteratura per organo obbediva agli stilemi dell’opera lirica, ma era anche consuetudine eseguire durante la Messa vere e proprie trascrizioni delle più note melodie verdiane, sia per voce solista sia per coro, non escludendo affatto Sinfonie ed intermezzi. Ne è una prova la raccolta di brani per la Messa su melodie verdiane redatta da Carlo Fumagalli (1822 – 1907) che include tre Messe complete, basate rispettivamente su estratti da “Aida”, ” Giovanna di Guzman” (Vespri Siciliani ) e “Simon Boccanegra..
Anche le trascrizioni di Paolo Sperati (1821 – 1884) sono del resto destinate espressamente alla liturgia, come inequivocabilmente recitano i singoli titoli Elevazione,Consumazione, Offertorio, e di nuovo Elevazione e Consumazione . Di Bach verranno invece proposte, oltre al celebre Adagio da Alessandro Marcello, ben due TOCCATE E FUGHE IN RE MINORE: la prima è una corposa composizione che porta il numero di catalogo BWV 913, la seconda è quel celebre brano che tutti conoscono almeno nelle note iniziali e che evoca automaticamente nell’immaginario collettivo il re degli strumenti, ma che invece….quasi sicuramente non fu scritto per organo, e forse nemmeno da Bach.
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Concerto Auditorium Conservatorio Vivaldi – 12 ottobre 2019
Concerto Auditorium Conservatorio Vivaldi – 12 ottobre 2019
Una grande sinergia tra due Enti (Conservatorio di Alessandria ed Amici dell’Organo) e cinque artiste, FIORENZA BUCCIARELLI E SILVIA GIANUZZI, duo pianistico, ELENA ROMITI, corno inglese, LETIZIA ROMITI, organo, SIMONA GANDINI, voce recitante, hanno reso possibile la celebrazione del bicentenario della nascita di Clara Wieck Schumann anche ad Alessandria. Sabato 12 ottobre alle ore 17 presso l’Auditorium del Conservatorio “A. Vivaldi” Verrà proposto un insieme di brani autografi di Clara insieme a pagine a lei dedicate (o ispirate) dalle due figure maschili di riferimento della sua vita artistica, cioè Robert Schumann e Johannes Brahms.
I brani proposti saranno i tre Preludi e Fughe op.13, che Clara volle dedicare al marito perché composti nei primi anni del loro matrimonio, quando entrambi studiavano intensamente le opere di Johann Sebastian Bach soprattutto dal punto di vista contrappuntistico, e la Marcia in Mi bemolle maggiore. Di mano di Johannes Brahms invece i due Preludi-Corali dall’op. 122, ultimo lavoro che fu prodotto in seguito alla morte di Clara e che precedette di poco quella dell’Autore stesso, e le Variazioni su un tema di Schumann op.23, pure a Clara Schumann dedicate.
L’attrice Simona Gandini leggerà fra i diversi brani pagine tratte dai diari e dalle lettere di questa straordinaria donna, che alla faccia delle convenzioni sociali del tempo riuscì ad essere un’eccelsa concertista, una grande compositrice ed un’operatrice culturale, oltre che moglie e madre.
Nata in una famiglia di musicisti Clara inizia pochi giorni dopo il quinto compleanno una severa educazione musicale; l’obiettivo del padre Friedrich Wieck era produrre non solo una virtuosa ma una musicista a tutto tondo sana nella mente e nel corpo. Sottopose Clara anche a severi studi accademici seppur molto limitati nel tempo ed alle materie di cui avrebbe potuto avuto bisogno ossia quelle letterario filosofiche e le lingue straniere che sarebbero servite per la sua carriera concertistica. .
Tutt’altro che settoriale fu invece la formazione musicale.
A soli sette anni già trascorreva ogni giorno oltre tre ore al pianoforte, comprendenti un’ora di lezione con il padre e due di pratica. A dieci anni intraprese anche lo studio del Violino, del Canto e della Composizione.
Il metodo pedagogico di Wieck la trasformò ben presto in una piccola virtuosa e fu seguito con buoni risultati anche da altri illustri allievi come Hans von Bülow. Un criterio particolarmente rigido che si concentrava sullo studio dei grandi tecnici dell’epoca come si evince dai programmi concertistici del periodo giovanile incentrati su Czerny, Kalkbrenner, Pleyel, Moscheles e Herz.
Solo una volta allontanatasi dall’intransigente figura paterna, Clara poté inserire nei suoi programmi di studio pagine di Ludwig van Beethoven o Johann Sebastian Bach.
L’8 novembre 1830, l’undicenne Clara Wieck debuttò ufficialmente in un recital da solista al Gewandhaus di Lipsia.
I critici le riservarono un’accoglienza calorosa: il Leipziger Zeitung, sottolineava come eccellente l’esibizione di Clara, sia in veste di interprete che di compositrice.
Incoraggiato da questo successo immediatamente Wieck si industriò per organizzare una serie di concerti che portarono Clara ad esibirsi nel 1831 a Weimar, Arnstadt, Kassel, Francoforte ed infine Parigi ove conobbe Berlioz, Kalkbrenner, Meyerbeer e Chopin; le successive stagioni concertistiche in poco tempo consacrarono Clara come un’artista prodigiosa.
Il primo incontro con Robert Schumann avvenne nel 1828 in casa di un comune amico a Lipsia; Clara aveva appena nove anni e Robert diciotto.
Poco dopo il loro primo incontro Robert fu accolto tra gli allievi di Friederich e cominciò a frequentare assiduamente casa Wiek stringendo anche un grande legame di amicizia con Clara.
Il 1835 fu un anno decisivo nella vita di Clara, non tanto per la prima del suo grande Concerto, ma perché fu allora che lei e Robert confessarono il loro reciproco amore. Quando Wieck si rese conto della serietà di quella relazione allontanò il suo allievo prediletto e proibì a Clara qualunque contatto con lui arrivando a pesanti minacce nei confronti di Robert se avesse osato ancora incontrarla.
Clara Wieck e Robert Schumann si sposarono solo alla fine il 12 settembre 1840 alla vigilia del di lei ventunesimo compleanno.I primi anni di matrimonio furono sereni e assai fecondi per entrambi, ma la felicità non durò a lungo. Robert ebbe via via crescenti problemi mentali, culminani in un tentativo di suicidio in seguito al quale fu portato in una casa di cura a Endenrich, vicino a Bonn.
Il 25 luglio 1856, pochi giorni dopo il ritorno da una tournée in Inghilterra, Clara ricevette un telegramma dal medico di Robert che la convocava urgentemente; fece appena in tempo a vederlo poichè il 29 luglio Schumann morì.
La morte di Schumann segnò l’inizio di una seconda vita durata ben 40 anni; era imperativo provvedere ai suoi figli e dunque necessario riprendere il prima possibile la sua carriera concertistica. Fondamentale fu la presenza e la devozione di Johannes Brahms, che di casa Schumann era sempre stato grande frequentatore. Le rimase accanto fino alla sua morte avvenuta il 20 maggio 1896.
PROGRAMMA DETTAGLIATO:
Clara Schumann (1819 – 1896)
Preludio e Fuga n. 1 in sol minore per corno inglese ed organo
Preludio e Fuga in si bemolle maggiore (organo solo)
“O Gott du frommer Gott”
(1833 – 1897)
“Es ist ein Ros’ entsprungen”
Clara Schumann: Preludio e Fuga n. 3 in re minore per corno inglese ed organo
Clara Schumann: March in e flat major
J.Brahms: Variationen über ein thema von Robert Schumann op.23
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Concerto Auditorium Conservatorio Vivaldi – 12 ottobre 2019
Concerto Auditorium Conservatorio Vivaldi – 12 ottobre 2019
Una grande sinergia tra due Enti (Conservatorio di Alessandria ed Amici dell’Organo) e cinque artiste, FIORENZA BUCCIARELLI E SILVIA GIANUZZI, duo pianistico, ELENA ROMITI, corno inglese, LETIZIA ROMITI, organo, SIMONA GANDINI, voce recitante, hanno reso possibile la celebrazione del bicentenario della nascita di Clara Wieck Schumann anche ad Alessandria. Sabato 12 ottobre alle ore 17 presso l’Auditorium del Conservatorio “A. Vivaldi” Verrà proposto un insieme di brani autografi di Clara insieme a pagine a lei dedicate (o ispirate) dalle due figure maschili di riferimento della sua vita artistica, cioè Robert Schumann e Johannes Brahms.
I brani proposti saranno i tre Preludi e Fughe op.13, che Clara volle dedicare al marito perché composti nei primi anni del loro matrimonio, quando entrambi studiavano intensamente le opere di Johann Sebastian Bach soprattutto dal punto di vista contrappuntistico, e la Marcia in Mi bemolle maggiore. Di mano di Johannes Brahms invece i due Preludi-Corali dall’op. 122, ultimo lavoro che fu prodotto in seguito alla morte di Clara e che precedette di poco quella dell’Autore stesso, e le Variazioni su un tema di Schumann op.23, pure a Clara Schumann dedicate.
L’attrice Simona Gandini leggerà fra i diversi brani pagine tratte dai diari e dalle lettere di questa straordinaria donna, che alla faccia delle convenzioni sociali del tempo riuscì ad essere un’eccelsa concertista, una grande compositrice ed un’operatrice culturale, oltre che moglie e madre.
Nata in una famiglia di musicisti Clara inizia pochi giorni dopo il quinto compleanno una severa educazione musicale; l’obiettivo del padre Friedrich Wieck era produrre non solo una virtuosa ma una musicista a tutto tondo sana nella mente e nel corpo. Sottopose Clara anche a severi studi accademici seppur molto limitati nel tempo ed alle materie di cui avrebbe potuto avuto bisogno ossia quelle letterario filosofiche e le lingue straniere che sarebbero servite per la sua carriera concertistica. .
Tutt’altro che settoriale fu invece la formazione musicale.
A soli sette anni già trascorreva ogni giorno oltre tre ore al pianoforte, comprendenti un’ora di lezione con il padre e due di pratica. A dieci anni intraprese anche lo studio del Violino, del Canto e della Composizione.
Il metodo pedagogico di Wieck la trasformò ben presto in una piccola virtuosa e fu seguito con buoni risultati anche da altri illustri allievi come Hans von Bülow. Un criterio particolarmente rigido che si concentrava sullo studio dei grandi tecnici dell’epoca come si evince dai programmi concertistici del periodo giovanile incentrati su Czerny, Kalkbrenner, Pleyel, Moscheles e Herz.
Solo una volta allontanatasi dall’intransigente figura paterna, Clara poté inserire nei suoi programmi di studio pagine di Ludwig van Beethoven o Johann Sebastian Bach.
L’8 novembre 1830, l’undicenne Clara Wieck debuttò ufficialmente in un recital da solista al Gewandhaus di Lipsia.
I critici le riservarono un’accoglienza calorosa: il Leipziger Zeitung, sottolineava come eccellente l’esibizione di Clara, sia in veste di interprete che di compositrice.
Incoraggiato da questo successo immediatamente Wieck si industriò per organizzare una serie di concerti che portarono Clara ad esibirsi nel 1831 a Weimar, Arnstadt, Kassel, Francoforte ed infine Parigi ove conobbe Berlioz, Kalkbrenner, Meyerbeer e Chopin; le successive stagioni concertistiche in poco tempo consacrarono Clara come un’artista prodigiosa.
Il primo incontro con Robert Schumann avvenne nel 1828 in casa di un comune amico a Lipsia; Clara aveva appena nove anni e Robert diciotto.
Poco dopo il loro primo incontro Robert fu accolto tra gli allievi di Friederich e cominciò a frequentare assiduamente casa Wiek stringendo anche un grande legame di amicizia con Clara.
Il 1835 fu un anno decisivo nella vita di Clara, non tanto per la prima del suo grande Concerto, ma perché fu allora che lei e Robert confessarono il loro reciproco amore. Quando Wieck si rese conto della serietà di quella relazione allontanò il suo allievo prediletto e proibì a Clara qualunque contatto con lui arrivando a pesanti minacce nei confronti di Robert se avesse osato ancora incontrarla.
Clara Wieck e Robert Schumann si sposarono solo alla fine il 12 settembre 1840 alla vigilia del di lei ventunesimo compleanno.I primi anni di matrimonio furono sereni e assai fecondi per entrambi, ma la felicità non durò a lungo. Robert ebbe via via crescenti problemi mentali, culminani in un tentativo di suicidio in seguito al quale fu portato in una casa di cura a Endenrich, vicino a Bonn.
Il 25 luglio 1856, pochi giorni dopo il ritorno da una tournée in Inghilterra, Clara ricevette un telegramma dal medico di Robert che la convocava urgentemente; fece appena in tempo a vederlo poichè il 29 luglio Schumann morì.
La morte di Schumann segnò l’inizio di una seconda vita durata ben 40 anni; era imperativo provvedere ai suoi figli e dunque necessario riprendere il prima possibile la sua carriera concertistica. Fondamentale fu la presenza e la devozione di Johannes Brahms, che di casa Schumann era sempre stato grande frequentatore. Le rimase accanto fino alla sua morte avvenuta il 20 maggio 1896.
PROGRAMMA DETTAGLIATO:
Clara Schumann (1819 – 1896)
Preludio e Fuga n. 1 in sol minore per corno inglese ed organo
Preludio e Fuga in si bemolle maggiore (organo solo)
“O Gott du frommer Gott”
(1833 – 1897)
“Es ist ein Ros’ entsprungen”
Clara Schumann: Preludio e Fuga n. 3 in re minore per corno inglese ed organo
Clara Schumann: March in e flat major
J.Brahms: Variationen über ein thema von Robert Schumann op.23
Fiorenza Bucciarelli Silvia Gianuzzi piano duo
Il Duo costituitosi nel 1983 ha seguito corsi annuali di formazione sotto la guida prestigiosa di Dario De Rosa, pianista del Trio di Trieste, presso la GMI a Vicenza ed a Milano presso l’Accademia Ambrosiana di Musica da Camera. Nell’arco della sua lunga attività artistica il Duo ha tenuto concerti per vari enti ed associazioni in numerose città e centri italiani anche con orchestra – direttori Marco Morelato e Emin Guven Yaslicam.
Presentando un ricco repertorio che comprende i brani più significativi della letteratura pianistica a quattro mani e a due pianoforti il Duo si dedica anche alla ricerca e all’esecuzione di opere di raro ascolto.
Nel 2001 per l’etichetta Master Track ha realizzato un CD con opere di autori del ‘900; di particolare interesse quelle di Franco Margola e di Jan Novak in quanto brani incisi in prima assoluta.
Il Duo ha collaborato con artisti di varia nazionalità – per la danza con Meg Brooke e Julia Pond danzatrici della scuola Duncan e coreografe di fama internazionale, Marisol Madrid Jofré, poliedrica danzatrice cilena ; con la scuola di danza di Peter Larsen, ballerino e coreografo, per la creazione di una versione coreografica del Bolero di Ravel; con Cheryl Growden Piana, clarinettista – realizzando suggestivi progetti multimediali in sinergia con diverse espressioni artistiche.
Il Duo ha inoltre curato l’edizione a stampa dell’opera per pianoforte a quattro mani di Franco Margola “Presso le rovine di un piccolo tempio greco” – Poemetto pubblicata nel giugno 2012 per la NOMOS Edition di Trieste. Nel giugno 2015 è stata pubblicata l’edizione a stampa curata dal Duo della “Seconda Sonata per due mani destre” di Franco Margola per la casa editrice Armelin -Zanibon di Padova. http://duobucciarelligianuzzi.jimdo.com/
Fiorenza Bucciarelli si è diplomata in Pianoforte con Ada Picollo al Conservatorio di Alessandria con il massimo dei voti e la lode. Ha studiato Composizione con G. Bosco e Clavicembalo con G.Tabacco. Laureata con lode in materie letterarie ad indirizzo artistico presso l ’Università di Torino con Enrico Fubini – tesi sull’Esotismo musicale francese – è docente di ruolo di Pianoforte principale presso il Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria. Ha svolto intensa attività concertistica sia come solista che in svariate formazioni da camera, partecipando inoltre con successo a concorsi nazionali ed internazionali (Pescara, Stresa, Osimo, Albenga).
Con la clarinettista Cheryl Growden Piana ha tenuto concerti in USA e Unione Sovietica (Mosca, San Pietroburgo).
Attiva anche come pittrice ed illustratrice, ha frequentato l ‘Accademia di Belle Arti a Brera e i corsi di laurea specialistica in disegno presso l’Accademia Ligustica di Genova.
È attiva nell’organizzazione di eventi in cui musica, poesia, pittura possano trovare momenti di comunanza espressiva. È direttore artistico della rassegna “Verdi Note-Mornese” e del festival di Musica da Camera Musicalia di Alessandria.
Silvia Gianuzzi ha frequentato il Conservatorio “G.Verdi” di Torino diplomandosi brillantemente in Pianoforte con Amelia Careggio. In seguito si è dedicata allo studio del Clavicembalo, classe Giorgio Tabacco. Intensa la sua attività concertistica sia come solista che come componente di formazioni cameristiche. Ha partecipato a varie edizioni di concorsi pianistici nazionali ed internazionali riportando numerosi premi (Osimo, Stresa, Milano, Genova, Roma, Lamezia Terme). Ha collaborato come pianista con l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte nell ’esecuzione di Carmina Burana di C. Orff (direttori G. Monte, M.R. Cappellin) e , presso l’Auditorium “G. Agnelli” – Lingotto di Torino, nell’esecuzione della Jazz Suite n.2 di D. Šostakovič (direttore M. Zambelli ).
In qualità di pianista collabora stabilmente con l’orchestra della Compagnia “Nuove Direzioni” con cui si è esibita in numerosi centri piemontesi e teatri tra cui : Teatro Nuovo (Milano) Teatro Nuovo (TO), Teatro Carignano (TO).
All’attività concertistica affianca quella didattica: è docente di Pianoforte presso alcuni istituti musicali piemontesi e coordinatrice artistica e didattica dell’Istituto Musicale “L.Lessona” di Volpiano (TO).
Realizza l’adattamento per pianoforte a quattro mani di Tre Preludi per pianoforte solo di G. Gershwin pubblicato nel settembre 2016 dalla storica Casa Musicale Eco.
Elena Romiti si è diplomata in oboe presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria sotto la guida di O. Zoboli ed in oboe barocco presso la scuola Civica di Musica di Milano.Si è poi laureata presso il DAMS di Brescia con una tesi sulla produzione di Robert Ashley e di Steve Reich., relatore Fabrizio Chirico.
Ha seguito seminari con O. Zoboli e R. Canter in diverse edizioni dei Corsi Internazionali di Perfezionamento “Tullio Macoggi” di Varenna (Co).
Svolge attività concertistica in duo con pianoforte, chitarra, organo e cembalo ed in formazioni cameristiche classiche e contemporanee, tra cui il “Carpinensemble” di cui è fondatrice. Come solista ha tenuto concerti in Italia, Spagna, Francia, Austria e Germania riportando lusinghieri consensi da parte della stampa. Col complesso da camera “Accademia dei Solinghi” di Torino, ha partecipato alla registrazione su compact disc della cantata di Johan Kuhnau “Uns ist ein Kind Geboren”.
Letizia Romiti, diplomata in organo e composizione organistica sotto la guida di Luigi Benedetti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, ha conseguito presso l’Università della stessa città, la laurea in Filosofia con una tesi sulle Messe organistiche di Gerolamo Cavazzoni, relatore Guglielmo Barblan. Si è poi diplomata in clavicembalo presso il Conservatorio di Musica di Brescia dove ha studiato con Fiorella Brancacci. Ha frequentato il corso di L. F. Tagliavini presso l’Accademia di Musica Antica Italiana per Organo a Pistoia e corsi di interpretazione tenuti da K. Gilbert e T. Koopman. Ha pubblicato il volume “Gli organi storici della città di Alessandria” ed ha tenuto concerti in tutta Europa, Stati Uniti e nell’ex Unione Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose. Ha effettuato incisioni discografiche su organi storici in Italia e all’estero. Ha tenuto masterclasses sulla musica antica italiana per organo ed è stata per quarant’ anni docente di Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria,
Simona Gandini. Attrice, ha studiato alla Scuola “I Pochi” del Teatro Comunale di Alessandria. Ha esordito a Valencia – Spagna con “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello (regia di Luigi Todarello) nell’ambito del Theatre Project Socrates-Comenius 1997. Ha partecipato a spettacoli diretti da Luca Valentino, Paolo Giorgio, Daniela Tusa, Serena Pasetti, Angelo Repetto. Dal 2010 fa parte della Compagnia Teatrale Stregatti di Alessandria. Tra gli altri, ha interpretato diversi personaggi di Goldoni e Shakespeare, in produzioni della compagnia medesima per la regia di Gianluca Ghnò e Giusy Barone. Voce recitante in concerti di musica colta. E’ impegnata attivamente in iniziative artistiche ed educative a carattere culturale e sociale.