XXXIX Stagione internazionale di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria
Anche quest’anno la nostra Stagione comprenderà diciassette concerti, mantenendo le grandi linee che da molti anni ormai la caratterizzano. Grazie al generoso contributo che i nostri enti sostenitori, che ringraziamo di cuore, hanno voluto accordarci, ancora una volta siamo riusciti a privilegiare le eccellenze artistiche, specialmente per quanto riguarda i concerti per organo solo.
Avremo infatti una grande rappresentanza di solisti provenienti dai più importanti Paesi europei ed anche da altri continenti. Tra gli appuntamenti che invece sono dedicati all’organo nella musica d’insieme basti citare la presenza, per la prima volta, del prestigioso Ensemble Berlin, formato da elementi dei Berliner Philharmoniker.
Sempre fra i concerti per organo ed altri strumenti ascolteremo organici assolutamente inediti, quali per esempio l’abbinamento fra organo e strumenti a sacco, e programmi monografici assai particolari (Novalesa, Viguzzolo). Tornerà, dopo alcuni anni di sospensione, anche il tradizionale concerto di un nostro neodiplomato con l’orchestra del conservatorio “A. Vivaldi” di alessandria.
Il termine “eccellenze artistiche” va letto anche in riferimento alle arti figurative ed architettoniche.
Andremo in luoghi di sicuro richiamo sotto questo profilo, a volte assolutamente nuovi come l’abbazia di novalesa, la chiesa di San Giovannino ad alessandria fresca di restauro, la chiesa quattrocentesca di cerreto ratti, il Santuario della Madonnetta a Genova.
Ma soprattutto vorremmo richiamare la vostra attenzione su quegli appuntamenti che sono dedicati al ricordo di personaggi di grande statura quali nicola de Liso e Luigi Ferdinando Tagliavini, che tanto si prodigarono per il movimento di rinascita dell’organo antico in Piemonte ed in tutta italia e che purtroppo recentemente ci hanno lasciato. a loro, come pure a tutti quelli non così famosi che in vari decenni si sono impegnati nel recupero e nella valorizzazione di uno strumento del loro paese, e che oggi non ci sono più, vorremmo
idealmente dedicare quest’ultima Stagione che precede il nostro quarantesimo.
Senza la loro opera, che ha coinciso con l’impegno di tutta una vita, non saremmo qui a gustare il suono di tanti strumenti recuperati, ed ascolteremmo solo programmi assai simili tra di loro come altrove si usa: un omaggio doveroso a Bach per poi ripartire dall’ottocento ed arrivare (non sempre) ai nostri giorni.
Nella speranza che il cartellone sia di vostro gradimento auguriamo a tutti buon ascolto