Giovedì 8 settembre la Stagione degli Amici dell’ Organo avrà il suo “clou” con un appuntamento del tutto eccezionale: alle ore 21 nella chiesa alessandrina di San Giovanni Evangelista al quartiere Cristo si potrà ascoltare la grande orchestra sinfonica della repubblica di Udmurtia (Russia), diretta da Roberto Giuffré, che proporrà l’Ouverture da “La forza del destino” di Giuseppe Verdi, “Romeo and Juliet” di Ciaikowsky e la monumentale Terza Sinfonia di Saint-Saens per organo e orchestra.
Al pianoforte Cristina Piras e Daniela Scavio, all’organo Mascioni, il più grande strumento a trasmissione meccanica di tutto il Piemonte, Letizia Romiti.
E’ l’ evento più impegnativo di tutta la Stagione Organistica di quest’anno, mai realizzato in trentasette anni, soprattutto per limiti economici. E’ solo grazie alle Fondazioni che ci sostengono e che ringraziamo in questa particolare occasione, in primo luogo la Compagnia di San Paolo, le Fondazioni CRT e CRAL e SociAl, che siamo stati in grado di proporre un concerto tanto grandioso.
La Sinfonia è bellissima, eppure di raro ascolto, anche per l’enorme organico che richiede. Sicuramente questa è anche la prima esecuzione ad Alessandria.
La sinfonia n. 3 in do minore, op. 78, fu completata da Saint-Saens nel 1886 in quello che probabilmente era lo zenith artistico della sua carriera. Commissionata dalla Società Filarmonica inglese, venne eseguita per la prima volta a Londra,diretta dal compositore stesso. Il lavoro venne dedicato all’amico Franz Liszt, che morì quello stesso anno, due mesi dopo la prima dell’opera.
Uno dei tratti più distintivi dell’opera è l’utilizzo ingegnoso delle tastiere: oltre all’organo, è utilizzato in diverse parti il pianoforte a due e a quattro mani.
A proposito del lavoro Saint-Saëns disse che “ci aveva messo tutto ciò che era capace di offrire”. Sembra quasi che il compositore già sapesse che questo sarebbe stato il suo ultimo tentativo a un lavoro sinfonico, e che volle utilizzare l’opera come un “riepilogo” della sua carriera: passaggi per pianoforte d’alto virtuosismo, una brillante scrittura orchestrale, e il suono unico dell’organo.
Il primo movimento, dopo un’introduzione calma, conduce a un tema che ricorda Mendelssohn, seguito da un secondo soggetto più morbido. Nella seconda sezione del movimento, l’organo reintroduce e trasforma il soggetto iniziale in una chiave marcatamente malinconica.
Il secondo movimento si apre quasi come uno scherzo con una melodia portata energicamente avanti dagli archi, seguiti dagli ottoni e dal pianoforte, che assumono anch’essi parti di rilievo. Così come l’Adagio, anche il Maestoso è aperto dall’organo, introducendo un fugato orchestrale. Nell’ultima e più conosciuta sezione della sinfonia si susseguono elementi di considerevole varietà: un corale, scrittura polifonica e un breve interludio pastorale. Il climax finale, di notevole potenza sonora, porta a compimento le melodie introdotte e trasformate in tutta l’opera.
Orchestra sinfonica della repubblica di Udmurtia
L’orchestra sinfonica della repubblica di Udmurtia è oggi un emissario dell’arte e della cultura nazionale all’estero.
Fondata nel 1992, nel territorio noto per aver dato i natali al grande compositore russo P. J. Chaikowschi e terra di grande tradizione musicale, l’orchestra ha effettuato i primi concerti nel territorio vicino al fiume Volga e lo spirito che animava l’attività è stato quello della propaganda dei maggiori compositori e opere più importanti con particolare attenzione ai concerti didattici e per le scuole. Oggi questa orchestra ha raggiunto un livello qualitativo alto con 900 titoli in repertorio tanto da essere presente nei 3 più importanti festival della repubblica quali: “Festival Chaikowschi” ,”Festival dei giovani talenti” ,”Festival del jazz”.
Sin dalla nascita ha collaborato con direttori e solisti esteri (Rilov, Quadrini, Mansorov, Mennier, Krell, Horovitz,Valdmann ecc.) e solisti D. Kramer, K.Rodj, D. Mazviev, A. Chindin, Riccardo Caruso, D.Kogan, Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia, Aldo Ciccolini, Antonella Ruggiero ecc.
Nel 2000 ha ricevuto il premio statale della Repubblica per l’attività svolta. Nel 2003 l’orchestra è stata insignita del riconoscimento “Lira” della capitale Jhievsk. Da 10 anni tiene tourneè in Italia su tutto il territorio nazionale partecipando ai più prestigiosi festival “Caruso”, “Lanza” “Leoncavallo” ecc.
Roberto Giuffrè, direttore d’orchestra
Diplomato in Pianoforte sotto la guida del M° Luciano Lanfranchi, ha studiato Composizione con i Maestri Giulio Castagnoli e Alessandro Solbiati, Direzione d’orchestra con il M° Ovidiu Balan presso la Filarmonica di Stato “Mihail Jora” di Bacau (Romania).
Ha inoltre seguito i corsi di musica elettronica e informatica tenuti da Alvise Vidolin e Giovanni Cospito e i laboratori di composizione del M° Alessandro Solbiati presso la sezione di Musica contemporanea della Civica Scuola di Musica di Milano.
In Italia ha diretto in vari festival tra i quali “Incontri Musicali d’Estate” (Osimo), “Centri Storici in Musica” (Pescara), “Maggio Musicale” della Città di Chieri, Festival “Ultrapadum”, “Laudes Paschales” (Torino), “Festival di Musica Contemporanea” di Acqui Terme, Alba Music Festival.
Notevole è l’attività artistica all’estero con concerti in vari paesi come Spagna, Russia, Bulgaria, Romania.
Dal 1999 al 2001 ha vissuto in Romania dirigendo importanti orchestre filarmoniche di stato come la Filarmonica “M. Jora” di Bacau, “P. Costantinescu” di Ploieşti, “I. Dumitrescu” di Rimnicu Valcea, la “Camerata” di Iaşi, collaborando con importanti solisti rumeni.
Ha tenuto inoltre concerti con l’Orchestra “Philharmonia” di Bucarest per conto dell’Istituto Italiano di Cultura in Romania.
Considerevole è l’attività concertistica in Bulgaria: dal 2002 al 2005 è stato il direttore ospite principale dell’Orchestra Filarmonica di Stato di Vidin con la quale ha fatto diverse tournée in Italia. Ha collaborato inoltre con l’Orchestra Filarmonica di Stato di Russe e tenuto concerti con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Sofia.
Attualmente è direttore dell’Orchestra Femminile Italiana.