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Concerto Ensemble SPIRITOSI AFFETTI – 8 settembre 2024

Concerto Ensemble SPIRITOSI AFFETTI – 8 settembre 2024

Concerto Ensemble SPIRITOSI AFFETTI - 8 settembre 2024

Domenica 8 settembre 2024 ore 17.30
CASTELLAR GUIDOBONO, chiesa parrocchiale
Ensemble “SPIRITOSI AFFETTI“
SILVIO ROSI, voce, tiorba, chitarrino, chitarra barocca, colascione
MASSIMO LOMBARDI, liuto, tiorba, vihuela, chitarra rinascimentale e barocca, oud
DONATO SANSONE, flauti dolci, chalumeau, colascione, charango, percussioni
DANIELE BOCCACCIO, organo e cembalo
concerto-narrazione sulla vita di Domenico Zipoli

Domenica 8 settembre alle 17.30 nella chiesa parrocchiale di CASTELLAR GUIDOBONO la settimana organistica si concluderà con l’atteso concerto-narrazione sulla vita e sull’opera di Domenico Zipoli a cura dell’ Ensemble “SPIRITOSI AFFETTI” composto da
SILVIO ROSI, voce, tiorba, chitarrino, chitarra barocca, colascione
MASSIMO LOMBARDI, liuto, tiorba, vihuela, chitarra rinascimentale e barocca, oud
DONATO SANSONE, flauti dolci, chalumeau, colascione, charango, percussioni
DANIELE BOCCACCIO, organo e cembalo

La Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria è sostenuta dalle Fondazioni CRT e CRAL cui si aggiungono quest’anno il Comune di Alessandria ed il Gruppo AMAG.

Programma
Caro a Dio e agli uomini
Domenico Zipoli dalla Toscana al Sud America

“Incamminato nelli studi della musica” (Da Prato a Firenze)

Giovanni Maria CASINI, Canzonette spirituali (Firenze, 1703)
Farfalletta attorno al lume
Io vorria, o Maria

Giovanni Maria CASINI, Pensieri per l’organo op. 3 (Firenze, 1714)
Pensiero 1.

Toccata e fuga “per acuta differenza” (A Napoli alla scuola di Scarlatti)

Alessandro SCARLATTI, Follia (dal Ms. Add. 14422)

Floriano PICO, Nuova scelta di sonate per la chitarra spagnola (Napoli, XVII sec.)
Follia

Cristoforo CARESANA, Duo op. 2 (Napoli, 1693)
Calascione

Domenico ZIPOLI, Sonate d’Intavolatura per Organo e Cimbalo, Op.1 (1716)
Partite in Do maggiore

“In ultimo si fece gesuita” (A Roma, da Pasquini alla Chiesa del Gesù)

Bernardo PASQUINI, Partite diverse di follia, Aria

Anonimo della Valdinievole, La Burgongie, Ballo, Burè (Fondo Venturi, Ms. B.8, XVII-XVIII sec.)

“Un hermano nuestro llamado Zipoli” (a Siviglia)

Tradiz. Sefardita, Por que llorax blanca niña

Antonio DE SANTA CRUZ, Jacara (para la Danza de Seises, Siviglia, XVII sec.)

Juan Bautista COMES, Ya que baylado haveis (para la Danza de Seises, Siviglia, XVII sec.)

Francisco CORREA DE ARAUXO, Facultad orgànica (XVII sec.)
Tres glosas sobre el canto llano de la Immaculada Concepción

“Così eccelso come il miele selvatico” (missionario in Sud America)

Anonimo del XVIII sec., Cachua al Nacimiento de Christo Nuestro Senor (Codex Trujillo, Perù, XVIII sec.)

Domenico ZIPOLI, Pastorale 2. (Sones mo órgano: Libro manuscrito de obras para órgano, Bolivia, XVIII sec.)

Anonimo del XVIII sec., Cachua La Despedida de Guamachuco (Codex Trujillo, Perù, XVIII sec.)

Anonimo del XVIII sec., El Empe (Sones mo órgano)

Domenico ZIPOLI, Retirada del Emperador de los Dominicos de España (Sones mo órgano)

Domenico ZIPOLI, Entradita, Ofertorio, Pastoral (Sones mo órgano)

Nel suo dizionario Scrittori di musica, notizie storiche, e loro opere, Padre Giovan Battista Martini così delinea in poche righe la biografia di Zipoli, a pochi anni di distanza dalla morte prematura del musicista in terra latinoamericana:
Domenico Zipoli da Prato apprese i primi principij sotto il M° di Cappella del Domo di Firenze, dal Gran Ducca fù mandato a Napoli sotto di Alessandro Scarlatti, dal quale scapò per acuta differenza, […] poscia dal gran duca suddetto fù mandato in Roma sotto Bernardo Pasquini. […]. In ultimo di fece Gesuita.
Brevi accenni al percorso formativo, musicale, professionale ed umano del musicista pratese, che tratteggiano un itinerario al quale si aggiunge l’ultima significativa tappa, cioè l’imbarco da Siviglia per l’Argentina come missionario.
Firenze, Napoli, Roma, Siviglia, Cordoba sono dunque i luoghi che hanno caratterizzato la vita di Zipoli, accompagnandone anche il cammino interiore che lo portò alla conversione ed alla vocazione.
Il programma ripercorre queste tappe e presenta di volta in volta elementi caratterizzanti del “paesaggio sonoro” di ognuna, o i maestri che hanno contribuito alla formazione musicale di Domenico.
Del primo maestro ricordato dal Padre Martini, Giovanni Maria Casini, vengono proposti due esempi della sua multiforme creatività musicale totalmente diversi: da un lato due “Canzonette spirituali” dal linguaggio testuale e musicale estremamente semplice, popolare, dall’altro una composizione per organo di notevole impegno formale.
Nel suo breve soggiorno napoletano Zipoli, oltre ad entrare in stretto contatto con l’opera di Alessandro Scarlatti, come ad esempio le variazioni su tema di danza che poi ritroveremo in parte della sua produzione per tastiera, avrà senz’altro ascoltato le tipiche chitarrate e colascionate di strada, di cui Floriano Pico e Cristoforo Caresana hanno raccolto un gran numero nelle loro antologie musicali.
A Roma Zipoli si pone sotto l’ala di Bernardo Pasquini, suo quasi conterraneo: Pasquini nacque infatti nella Valdinievole, e in relazione con questa sua provenienza il programma offre un rarissimo ascolto di danze popolari tratte da un manoscritto del 18.secolo conservato a Montecatini. Con l’incontro fra il pratese Zipoli ed il pistoiese Pasquini sembra chiudersi il cerchio del pellegrinaggio esistenziale del nostro musicista; ma proprio qui lo spazio si riapre assumendo dimensioni assai maggiori: la frequentazione della Chiesa del Gesù, di cui era diventato organista, lo induce ad avvicinarsi all’ordine dei gesuiti e successivamente ad abbracciarne la vocazione missionaria. Per prepararsi al grande salto nel nuovo mondo si reca a Siviglia, le cui strade, come i vicoli di Napoli, risuonano di espressioni musicali di diverse tradizioni e culture, dall’arabo‐moresca alla sefardita. Nella Cattedrale, dove è vivo il ricordo del più grande organista andaluso del ‘600, Correa de Arauxo, Zipoli avrà avuto modo di assistere all’antichissimo rito della danza sacra de Seises, rara permanenza di un uso liturgico del ballo da sempre osteggiato (e qui eccezionalmente permesso) dalla Chiesa, ma da sempre praticato dai fedeli, soprattutto in terra iberica.
Il mondo musicale delle missioni sudamericane è testimoniato, tra gli altri, da due manoscritti settecenteschi: quello intitolato Sones mo órgano, boliviano, contiene numerosi brani per organo, tra cui diversi brani di Zipoli, dai titoli molto evocativi (Suspiros, Recuerdos, Quitasol…); l’altro, il Codex Trujillo, peruviano, oltre ad una serie di pregevoli acquarelli che ritraggono animali e persone indigene, anche nell’atto di suonare strumenti locali ed europei, contiene una ventina di brani musicali di sorprendente sapore armonico e ritmico “sudamericano”.
Spiritosi Affetti trova la sua cifra espressiva privilegiata nel ricco patrimonio musicale che trae linfa ed ispirazione nelle diverse tradizioni musicali popolari e che via via tra il XVI ed il XVIII secolo sono state accolte nella musica cosiddetta “colta”. I componenti del complesso hanno in comune una solida formazione musicale e musicologica nella musica antica, ma anche significative esperienze in ambito popolare e folk. La sintesi è una proposta musicale rigorosa nei suoi contenuti storico‐interpretativi, ma sempre variopinta, vivace, espressiva e godibile a qualunque livello, dall’ascoltatore occasionale all’appassionato fino a quello abituale dei concerti di musica antica, anche grazie all’utilizzo di un ampio strumentario.

MASSIMO LOMBARDI
(liutista) ha studiato con Mario Dell’Ara e si è laureato in Chitarra classica presso il Conservatorio Statale di Novara, ottenendo il massimo dei voti; successivamente si è perfezionato con Guido Margaria. Dedicatosi alla musica antica e barocca, che esegue su strumenti storici, ha studiato con Paul Beier presso la sezione di Musica Antica della Civica Scuola di Musica di Milano ed ha partecipato a corsi e mastreclass tenuti da Hopkinson Smith, Rolf Lislevand e Ugo Nastrucci. Attivo concertista sia come solista che in ensemble, si esibisce in Italia e all’estero. Ha suonato in diretta nelle emittenti radiofoniche Radio Rai Tre, SRI e Radio 24. Ha realizzato registrazioni discografiche edite da Opus 111, Stradivarius, Tactus, Elegia Classics, etc. Si è laureato in Musicologia presso l’Università degli Studi di Milano, ottenendo pieni voti assoluti e lode. Ha pubblicato saggi di argomento musicologico. In ambito musicoterapico, ha ottenuto, con il massimo dei voti, il titolo di Tecnico del modello Benenzon, presso il Centro Musicoterapia Benenzon Italia di Torino. Per il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino è guest professor nei corsi di Intavolature di liuto e loro trascrizione; Pratica dell’accompagnamento estemporaneo; di liuto presso i corsi di musica antica Hip Summer School di Stella (SV). Insegna liuto presso l’Accademia di Guitare Actuelle di Torino; chitarra e musica d’insieme presso il liceo musicale P. Gobetti di Omegna (VB).

DONATO SANSONE
(colascione, salterio, percussioni) studia e si perfeziona con David Bellugi presso la Scuola di Musica di Fiesole. Si laurea con lode in Storia della Musica. Nel 1987 consegue il Diploma di Merito presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena sotto la guida di René Clemencic. Nel 1993, presso il Conservatorio “Cherubini” di Firenze, consegue in un solo anno il Diploma di Flauto Dolce con il massimo dei voti. Insegna Bibliografia Musicale nei Conservatori. Svolge attività concertistica come specialista di strumenti antichi e tradizionali. Ha tenuto centinaia di concerti presso prestigiose istituzioni italiane (RAI, Maggio Musicale, Estate Fiesolana, Fondazione “M. Fodella”, Canto delle Pietre, Ravenna Festival etc.) e straniere (Austria, Germania, Francia, Svizzera, Croazia, Lettonia, Lituania, Estonia, USA, Australia, Marocco, Iraq). Ha registrato per RCA, Bongiovanni, Tactus, Arts, Dinamic, Foné, etc. Ha pubblicato saggi di argomento musicologico. Nel 2021 ha partecipato all’inaugurazione dell’anno dantesco presso il Quirinale, alla presenza del Presidente Mattarella, in diretta su RAI1

DANIELE BOCCACCIO
(cembalo) dopo il diploma si è laureato a Vienna in Clavicembalo e Organo presso la “Universität für Musik und darstellende Kunst” rispettivamente con Gordon Murray e Michael Radulescu. Ha un’intensa attività concertistica nazionale e internazionale sia come solista che continuista al Cembalo ed ha inciso musiche in prima assoluta per le maggiori etichette discografiche. Già insegnante cembalista alla “Universität für Musik” di Vienna ha poi insegnato presso i Conservatori di Campobasso, Catania, Udine e di Adria. Attualmente è docente della cattedra di Organo presso il conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria. Dal 2014 si dedica personalmente alla registrazione professionale audio e video in qualità di tecnico del suono ed è fondatore e direttore artistico della casa discografica “Euterpe Classic Music”, un’etichetta che distribuisce musica classica on‐line, per la quale ha registrato l’integrale dell’opera per tastiera di Froberger dal manoscritto autografo. La sua ultima registrazione per Brilliant, un’inedita versione organistica del “Clavicembalo ben Temperato” di Bach, ha avuto la “nomination” per il premio della critica discografica tedesca.

SILVIO ROSI
(tiorba, chitarra rinascimentale, chitarra barocca, colascione) ha studiato chitarra barocca all’Arts Academy di Roma con il Maestro Rosario Cicero e seguito corsi di perfezionamento in seminari internazionali con Rolf Lislevand. Si è dedicato a molteplici generi musicali suonando in gruppi di jazz e bossa‐nova, esibendosi anche con musicisti di fama internazionale quali Lucio Capobianco, Gianni Basso e Gianni Cazzola. Ha inciso per Arts, Tactus, Ferag e Calliope. Ha tenuto numerosi concerti in Italia, Germania, Francia, Austria e Bielorussia e ha inoltre effettuato registrazioni per la radio e la TV tedesche ed austriache.

Concerto Ensemble SPIRITOSI AFFETTI – 8 settembre 2024

Concerto Ensemble SPIRITOSI AFFETTI – 8 settembre 2024

Concerto Ensemble SPIRITOSI AFFETTI - 8 settembre 2024

Domenica 8 settembre 2024 ore 17.30
CASTELLAR GUIDOBONO, chiesa parrocchiale
Ensemble “SPIRITOSI AFFETTI“
SILVIO ROSI, voce, tiorba, chitarrino, chitarra barocca, colascione
MASSIMO LOMBARDI, liuto, tiorba, vihuela, chitarra rinascimentale e barocca, oud
DONATO SANSONE, flauti dolci, chalumeau, colascione, charango, percussioni
DANIELE BOCCACCIO, organo e cembalo
concerto-narrazione sulla vita di Domenico Zipoli

Domenica 8 settembre alle 17.30 nella chiesa parrocchiale di CASTELLAR GUIDOBONO la settimana organistica si concluderà con l’atteso concerto-narrazione sulla vita e sull’opera di Domenico Zipoli a cura dell’ Ensemble “SPIRITOSI AFFETTI” composto da
SILVIO ROSI, voce, tiorba, chitarrino, chitarra barocca, colascione
MASSIMO LOMBARDI, liuto, tiorba, vihuela, chitarra rinascimentale e barocca, oud
DONATO SANSONE, flauti dolci, chalumeau, colascione, charango, percussioni
DANIELE BOCCACCIO, organo e cembalo

La Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria è sostenuta dalle Fondazioni CRT e CRAL cui si aggiungono quest’anno il Comune di Alessandria ed il Gruppo AMAG.

Programma
Caro a Dio e agli uomini
Domenico Zipoli dalla Toscana al Sud America

“Incamminato nelli studi della musica” (Da Prato a Firenze)

Giovanni Maria CASINI, Canzonette spirituali (Firenze, 1703)
Farfalletta attorno al lume
Io vorria, o Maria

Giovanni Maria CASINI, Pensieri per l’organo op. 3 (Firenze, 1714)
Pensiero 1.

Toccata e fuga “per acuta differenza” (A Napoli alla scuola di Scarlatti)

Alessandro SCARLATTI, Follia (dal Ms. Add. 14422)

Floriano PICO, Nuova scelta di sonate per la chitarra spagnola (Napoli, XVII sec.)
Follia

Cristoforo CARESANA, Duo op. 2 (Napoli, 1693)
Calascione

Domenico ZIPOLI, Sonate d’Intavolatura per Organo e Cimbalo, Op.1 (1716)
Partite in Do maggiore

“In ultimo si fece gesuita” (A Roma, da Pasquini alla Chiesa del Gesù)

Bernardo PASQUINI, Partite diverse di follia, Aria

Anonimo della Valdinievole, La Burgongie, Ballo, Burè (Fondo Venturi, Ms. B.8, XVII-XVIII sec.)

“Un hermano nuestro llamado Zipoli” (a Siviglia)

Tradiz. Sefardita, Por que llorax blanca niña

Antonio DE SANTA CRUZ, Jacara (para la Danza de Seises, Siviglia, XVII sec.)

Juan Bautista COMES, Ya que baylado haveis (para la Danza de Seises, Siviglia, XVII sec.)

Francisco CORREA DE ARAUXO, Facultad orgànica (XVII sec.)
Tres glosas sobre el canto llano de la Immaculada Concepción

“Così eccelso come il miele selvatico” (missionario in Sud America)

Anonimo del XVIII sec., Cachua al Nacimiento de Christo Nuestro Senor (Codex Trujillo, Perù, XVIII sec.)

Domenico ZIPOLI, Pastorale 2. (Sones mo órgano: Libro manuscrito de obras para órgano, Bolivia, XVIII sec.)

Anonimo del XVIII sec., Cachua La Despedida de Guamachuco (Codex Trujillo, Perù, XVIII sec.)

Anonimo del XVIII sec., El Empe (Sones mo órgano)

Domenico ZIPOLI, Retirada del Emperador de los Dominicos de España (Sones mo órgano)

Domenico ZIPOLI, Entradita, Ofertorio, Pastoral (Sones mo órgano)

Nel suo dizionario Scrittori di musica, notizie storiche, e loro opere, Padre Giovan Battista Martini così delinea in poche righe la biografia di Zipoli, a pochi anni di distanza dalla morte prematura del musicista in terra latinoamericana:
Domenico Zipoli da Prato apprese i primi principij sotto il M° di Cappella del Domo di Firenze, dal Gran Ducca fù mandato a Napoli sotto di Alessandro Scarlatti, dal quale scapò per acuta differenza, […] poscia dal gran duca suddetto fù mandato in Roma sotto Bernardo Pasquini. […]. In ultimo di fece Gesuita.
Brevi accenni al percorso formativo, musicale, professionale ed umano del musicista pratese, che tratteggiano un itinerario al quale si aggiunge l’ultima significativa tappa, cioè l’imbarco da Siviglia per l’Argentina come missionario.
Firenze, Napoli, Roma, Siviglia, Cordoba sono dunque i luoghi che hanno caratterizzato la vita di Zipoli, accompagnandone anche il cammino interiore che lo portò alla conversione ed alla vocazione.
Il programma ripercorre queste tappe e presenta di volta in volta elementi caratterizzanti del “paesaggio sonoro” di ognuna, o i maestri che hanno contribuito alla formazione musicale di Domenico.
Del primo maestro ricordato dal Padre Martini, Giovanni Maria Casini, vengono proposti due esempi della sua multiforme creatività musicale totalmente diversi: da un lato due “Canzonette spirituali” dal linguaggio testuale e musicale estremamente semplice, popolare, dall’altro una composizione per organo di notevole impegno formale.
Nel suo breve soggiorno napoletano Zipoli, oltre ad entrare in stretto contatto con l’opera di Alessandro Scarlatti, come ad esempio le variazioni su tema di danza che poi ritroveremo in parte della sua produzione per tastiera, avrà senz’altro ascoltato le tipiche chitarrate e colascionate di strada, di cui Floriano Pico e Cristoforo Caresana hanno raccolto un gran numero nelle loro antologie musicali.
A Roma Zipoli si pone sotto l’ala di Bernardo Pasquini, suo quasi conterraneo: Pasquini nacque infatti nella Valdinievole, e in relazione con questa sua provenienza il programma offre un rarissimo ascolto di danze popolari tratte da un manoscritto del 18.secolo conservato a Montecatini. Con l’incontro fra il pratese Zipoli ed il pistoiese Pasquini sembra chiudersi il cerchio del pellegrinaggio esistenziale del nostro musicista; ma proprio qui lo spazio si riapre assumendo dimensioni assai maggiori: la frequentazione della Chiesa del Gesù, di cui era diventato organista, lo induce ad avvicinarsi all’ordine dei gesuiti e successivamente ad abbracciarne la vocazione missionaria. Per prepararsi al grande salto nel nuovo mondo si reca a Siviglia, le cui strade, come i vicoli di Napoli, risuonano di espressioni musicali di diverse tradizioni e culture, dall’arabo‐moresca alla sefardita. Nella Cattedrale, dove è vivo il ricordo del più grande organista andaluso del ‘600, Correa de Arauxo, Zipoli avrà avuto modo di assistere all’antichissimo rito della danza sacra de Seises, rara permanenza di un uso liturgico del ballo da sempre osteggiato (e qui eccezionalmente permesso) dalla Chiesa, ma da sempre praticato dai fedeli, soprattutto in terra iberica.
Il mondo musicale delle missioni sudamericane è testimoniato, tra gli altri, da due manoscritti settecenteschi: quello intitolato Sones mo órgano, boliviano, contiene numerosi brani per organo, tra cui diversi brani di Zipoli, dai titoli molto evocativi (Suspiros, Recuerdos, Quitasol…); l’altro, il Codex Trujillo, peruviano, oltre ad una serie di pregevoli acquarelli che ritraggono animali e persone indigene, anche nell’atto di suonare strumenti locali ed europei, contiene una ventina di brani musicali di sorprendente sapore armonico e ritmico “sudamericano”.
Spiritosi Affetti trova la sua cifra espressiva privilegiata nel ricco patrimonio musicale che trae linfa ed ispirazione nelle diverse tradizioni musicali popolari e che via via tra il XVI ed il XVIII secolo sono state accolte nella musica cosiddetta “colta”. I componenti del complesso hanno in comune una solida formazione musicale e musicologica nella musica antica, ma anche significative esperienze in ambito popolare e folk. La sintesi è una proposta musicale rigorosa nei suoi contenuti storico‐interpretativi, ma sempre variopinta, vivace, espressiva e godibile a qualunque livello, dall’ascoltatore occasionale all’appassionato fino a quello abituale dei concerti di musica antica, anche grazie all’utilizzo di un ampio strumentario.

MASSIMO LOMBARDI
(liutista) ha studiato con Mario Dell’Ara e si è laureato in Chitarra classica presso il Conservatorio Statale di Novara, ottenendo il massimo dei voti; successivamente si è perfezionato con Guido Margaria. Dedicatosi alla musica antica e barocca, che esegue su strumenti storici, ha studiato con Paul Beier presso la sezione di Musica Antica della Civica Scuola di Musica di Milano ed ha partecipato a corsi e mastreclass tenuti da Hopkinson Smith, Rolf Lislevand e Ugo Nastrucci. Attivo concertista sia come solista che in ensemble, si esibisce in Italia e all’estero. Ha suonato in diretta nelle emittenti radiofoniche Radio Rai Tre, SRI e Radio 24. Ha realizzato registrazioni discografiche edite da Opus 111, Stradivarius, Tactus, Elegia Classics, etc. Si è laureato in Musicologia presso l’Università degli Studi di Milano, ottenendo pieni voti assoluti e lode. Ha pubblicato saggi di argomento musicologico. In ambito musicoterapico, ha ottenuto, con il massimo dei voti, il titolo di Tecnico del modello Benenzon, presso il Centro Musicoterapia Benenzon Italia di Torino. Per il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino è guest professor nei corsi di Intavolature di liuto e loro trascrizione; Pratica dell’accompagnamento estemporaneo; di liuto presso i corsi di musica antica Hip Summer School di Stella (SV). Insegna liuto presso l’Accademia di Guitare Actuelle di Torino; chitarra e musica d’insieme presso il liceo musicale P. Gobetti di Omegna (VB).

DONATO SANSONE
(colascione, salterio, percussioni) studia e si perfeziona con David Bellugi presso la Scuola di Musica di Fiesole. Si laurea con lode in Storia della Musica. Nel 1987 consegue il Diploma di Merito presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena sotto la guida di René Clemencic. Nel 1993, presso il Conservatorio “Cherubini” di Firenze, consegue in un solo anno il Diploma di Flauto Dolce con il massimo dei voti. Insegna Bibliografia Musicale nei Conservatori. Svolge attività concertistica come specialista di strumenti antichi e tradizionali. Ha tenuto centinaia di concerti presso prestigiose istituzioni italiane (RAI, Maggio Musicale, Estate Fiesolana, Fondazione “M. Fodella”, Canto delle Pietre, Ravenna Festival etc.) e straniere (Austria, Germania, Francia, Svizzera, Croazia, Lettonia, Lituania, Estonia, USA, Australia, Marocco, Iraq). Ha registrato per RCA, Bongiovanni, Tactus, Arts, Dinamic, Foné, etc. Ha pubblicato saggi di argomento musicologico. Nel 2021 ha partecipato all’inaugurazione dell’anno dantesco presso il Quirinale, alla presenza del Presidente Mattarella, in diretta su RAI1

DANIELE BOCCACCIO
(cembalo) dopo il diploma si è laureato a Vienna in Clavicembalo e Organo presso la “Universität für Musik und darstellende Kunst” rispettivamente con Gordon Murray e Michael Radulescu. Ha un’intensa attività concertistica nazionale e internazionale sia come solista che continuista al Cembalo ed ha inciso musiche in prima assoluta per le maggiori etichette discografiche. Già insegnante cembalista alla “Universität für Musik” di Vienna ha poi insegnato presso i Conservatori di Campobasso, Catania, Udine e di Adria. Attualmente è docente della cattedra di Organo presso il conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria. Dal 2014 si dedica personalmente alla registrazione professionale audio e video in qualità di tecnico del suono ed è fondatore e direttore artistico della casa discografica “Euterpe Classic Music”, un’etichetta che distribuisce musica classica on‐line, per la quale ha registrato l’integrale dell’opera per tastiera di Froberger dal manoscritto autografo. La sua ultima registrazione per Brilliant, un’inedita versione organistica del “Clavicembalo ben Temperato” di Bach, ha avuto la “nomination” per il premio della critica discografica tedesca.

SILVIO ROSI
(tiorba, chitarra rinascimentale, chitarra barocca, colascione) ha studiato chitarra barocca all’Arts Academy di Roma con il Maestro Rosario Cicero e seguito corsi di perfezionamento in seminari internazionali con Rolf Lislevand. Si è dedicato a molteplici generi musicali suonando in gruppi di jazz e bossa‐nova, esibendosi anche con musicisti di fama internazionale quali Lucio Capobianco, Gianni Basso e Gianni Cazzola. Ha inciso per Arts, Tactus, Ferag e Calliope. Ha tenuto numerosi concerti in Italia, Germania, Francia, Austria e Bielorussia e ha inoltre effettuato registrazioni per la radio e la TV tedesche ed austriache.